Montagnana è un comune della regione Veneto situato nella provincia di Padova e che conta circa 10.000 abitanti distribuiti in una superficie di 45,03 chilometri quadrati.

Sorge nel cuore della Pianura Padana in una zona ai confini con le vicine province di Verona e Vicenza, più precisamente nel tratto in cui scorre il fiume Fratta; dal punto di vista climatico la cittadina è invece caratterizzata da piovosità invernale e temperature medie tutt'altro che elevate: durante il mese più caldo dell'anno (luglio) si contano circa 23 °C, mentre durante quello più freddo ci si assesta attorno ai 5 °C.

Il toponimo "Montagnana" deriva dal latino medievale "Motta Aeniana", parole usate per indicare una –“aeniana” (o un “mansio”, ovvero una stazione di posta, generalmente istituita lungo una strada romana) posizionato su una motta, ovvero una piccola altura. Non a caso le origini del comune sembrano risalire proprio all'epoca imperiale: un periodo in cui il territorio di Montagnana era considerato particolarmente ostile a causa dei frequenti alluvioni e dalla presenza incombente del vicino fiume Adige.

Fu proprio un drammatico evento naturale a modificare in maniera indelebile il percorso del fiume e a rendere più vivibile tutta l'area circostante: stiamo parlando della "Rotta della Cucca", una tragedia datata 17 ottobre 589 che avrebbe modificato sostanzialmente il panorama fluviale di tutto il basso Veneto. Un altro secolo chiave nella storia di Montagnana è il X dopo Cristo, durante il quale vengono portate avanti diverse opere di fortificazione in difesa degli Ungari: la città viene citata come "castrum" nel 996 e nei secoli successivi diverse altre testimonianze documentano la sua funzione difensiva.

Nel 1242 il comune viene conquistato da Ezzelino III (detto "il Tiranno"), che provvede all’edificazione di nuove costruzioni protettive ed inizia a dare a Montagnana l'aspetto che vediamo ancora oggi: un lavoro che sarebbe stato completato dalla famiglia Carrara durante il secolo successivo per provare a resistere all'avanzata di Venezia, ma che non avrebbe portato al risultato sperato visto che l'annessione alla Repubblica è datata 1405 d.C.. Montagnana avrebbe quindi seguito il destino della Serenissima fino alla sua fine: prima entrando nel Lombardo Veneto, quindi divenendo italiana dopo la Terza guerra di Indipendenza.

Oggi Montagnana ha perso ogni plausibile funzione militare e la sua economia è legata prevalentemente al settore primario, nonostante non manchino attività industriali e di artigianato: tra i prodotti tipici del luogo non possiamo non citare i mobili ed il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo. Per il resto la città mantiene una importantissima rilevanza storico artistica (fa parte dell'associazione "I borghi più belli d'Italia") e si dedica con particolare attenzione al turismo, come attestato dalla “Bandiera arancione”, un marchio di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club italiano a piccoli comuni che si distinguono per un'offerta di eccellenza ed un'accoglienza di qualità.

Montagnana è infatti un piccolo gioiello ed è davvero difficile elencare una ad una tutte le sue bellezze architettoniche. Impossibile però non parlare quanto meno del Duomo di Santa Maria Assunta, ovvero il principale luogo di culto della città: si tratta di una chiesa costruita in stile tardo gotico con aggiunte di tipo rinascimentale, edificata tra il 1431 ed il 1502. È famosa per gli affreschi che ornano le sue pareti, tra cui spiccano una Trasfigurazione di Paolo Veronese, tre tavole di Giovanni Buonconsiglio ed una grande tela votiva che riproduce la battaglia di Lepanto.

Montagnana è attraversata dalla strada regionale 10 Padana Inferiore, che la collega ai comuni più importanti della regione, oltre ad essere servita da una stazione omonima della ferrovia Mantova-Monselice. Il trasporto interno è garantito da autoservizi delle società Busitalia - Sita Nord, FTV ed ATV. La città non ha un proprio aeroporto e per raggiungerla via aereo conviene puntare località quali Verona, Vicenza o Padova.
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